La Riva-Gran Zebrù
sfuma per un soffio
Il maltempo blocca Degasperi, De Gasperi
e Marcellina Dossi
TRENTO. A un passo dall'impresa. La penna scorreva fluida il giorno 1 maggio per i tre portacolori dell'Arcobaleno Sci Club Paolo Degasperi, Alessandro De Gasperi e Marcellina Dossi, ma l'inchiostro si è esaurito proprio quando un'altra pagina di "follia" sportiva stava per essere scritta. La storia è comunque entusiasmante, priva delle sole conclusioni, del lieto fine. Mentre gli italiani festeggiavano sul divano la festa dei lavoratori, infatti, Paolo, Alessandro e l'inossidabile Marcellina sfioravano l'impresa di giungere in vetta al Gran Zebrù, dopo essere partiti in sella alle proprie bici da corsa da Riva del Garda. Il via a mezzanotte, con attraversamento notturno di Trento, Bolzano e Merano, prima di raggiungere gli impianti di risalita della funivia di Solda: più di 200 km ed oltre 2000 metri di dislivello in 8 ore. A quel punto, i tre recuperano l'attrezzatura da montagna, dirigendosi verso la vetta della Konigspitze (3851 metri), la più bella ed impegnativa montagna del gruppo dell'Ortles-Cevedale. Difficoltà nella difficoltà, perchè la loro ascesa con i ramponi attraverso il camino Minnig (45° di pendenza media) era resa ancor più difficile dalla neve caduta il giorno precedente. I tre non si danno per vinti, spinti da un'impresa troppo vicina per essere abbandonata ma, quando dopo 5 ore di cammino sembrava ormai fatta, si abbatteva su di loro una bufera di neve. Difficile girare le spalle alla storia ma i tre, seppur ormai a 100 metri dalla vetta, preferiscono non rischiare, rinunciando all'impresa, che non sarà scritta sui libri, ma che merita comunque di essere celebrata.