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JEANTEX TOUR TRANSALP 2007

Nata nel 2003 la Jeantex-TOUR-Transalp si è fin dall’inizio confermata come la gara a tappe più selettiva per i cicloamatori della strada. Al via della 5. edizione dal 24-30 giugno 2007 ben 550 squadre a coppie in rappresentanza di 25 Nazioni.Benché le richieste di iscrizione superino di ben tre volte il suddetto numero la direzione di gara non può estendere il numero dei partecipanti per ragioni organizzative e di sicurezza.Il tracciato dell’edizione 2007 al solito parte dalla Baviera e termina sul Lago di Garda, ma nelle tappe intermedie è ridisegnato e prevede tre arrivi di tappa inediti.
Come ogni anno Il programma si presenta affascinante e impegnativo con ben 853,86 km da percorrere in sette giorni, 19 passi alpini da superare e ben 18.795 m di dislivello da percorrere in salita. Una sfida nella sfida che fa della Jeantex-TOUR-Transalp la regina delle corse a tappe su strada per cicloamatori in Europa.
La Jeantex-TOUR-Transalp non è solo competizione ciclistica ai massimi livelli, essa offre anche la possibilità di scoprire il paesaggio alpino e le sue meraviglie, nonchè la sua varietà geografica e culturale. Cosa rende questa corsa così unica ? Le emozioni diverse che accompagnano i corridori giorno dopo giorno, dai valichi alpini ancora innevati, alla nebbia umida, dalla pioggia battente alla grandine, ma anche il caldo torrido e la canicola estiva creano una simbiosi unica di sport, fatica e scenario naturale. Solo con le dovute riserve fisiche, la forza di volontà e un ottimo spirito di gruppo in seno alla squadra si possono superare i problemi e le difficoltà che la più affascinante e difficile maratona cicloturistica presenta. La Jeantex-TOUR-Transalp è una grande sfida sportiva per i corridori, ma anche un impegno logistico ed organizzativo di dimensioni colossali. Basti pensare al trasporto quotidiano dei bagagli per i 1100 ciclisti iscritti, la chiusura delle strade, il controllo del traffico e l’allestimento giornaliero dell’area Expo all’arrivo. Macchine al seguito, motociclette vedetta, punti di ristoro e di controllo, volontari nonchè polizia stradale e vigili del fuoco locali per un numero imprecisato di aiutanti che ogni giorno garantiscono un ottimale svolgimento della manifestazione.

Con Marcellina abbiamo voluto affrontare questa nuova avventura con la bici da corsa , non più con il Bike , perchè ormai erano due anni che ci cimentavamo nella gara con le ruote grasse, e a malincuore avevamo deciso di provare qualcosa di nuovo che ci facesse conoscere luoghi, ambienti e gente diversa . A malincuore perchè sicuramente la Transalp con il Bike rimarrà per sempre nei nostri cuori , dopo le giornate di fatica passate assieme sugli sterrati dei valichi alpini , le lacrime lasciate su quei terreni saranno difficili da cancellare ma bisogna andare avanti per fare nuove scoperte , alla nostra età non abbiamo più tempo di fermarci sulle certezze, ma vogliamo vivere nuove sfide finchè il nostro fisico ce lo continuerà a permettere.

Siamo ripartiti da zero a Dicembre , pronti per iscriverci a questa mitica gara con la bici da corsa, un nuovo modo di correre, completamente diverso dagli anni che abbiamo trascorso sul rampichino, dovevamo imparare a stare nel gruppo , a fare lunghe salite per più volte , discese veloci sfruttando le scie e il contatto continuo con la velocità. Per iscriversi fu ancora un dramma, il giorno dell'apertura delle iscrizioni il tutto fu chiuso in pochi minuti e noi ci ritrovavamo nuovamente senza iscrizione, c'erano 4.000 persone in attesa e noi eravamo 2 di queste.

Avevamo però un asso nella manica, il simpaticissimo Mauro Viola, il responsabile dell'organizzazione della parte italiana della gara . Infatti fu di grande aiuto e riusciva a farci entrare nella lista dei partenti, con nostra immensa gioia eravamo così ai primi di Gennaio consapevoli che saremmo riusciti a partecipare alla gara da noi ormai tanto sognata.

Come preparazione avevamo deciso di fare dei buoni allenamenti piuttosto di gare , le quali ci avrebbero privato di preziose energie , quindi abbiamo proseguito la stagione invernale sugli sci da fondo e d'alpinismo fino ad Aprile dove a metà del mese abbiamo preso parte alla Maratona Alpina "OETZI", gara individuale in tre discipline MTB-CORSA-SCI D'ALPINISMO per testare la nostra condizione. Marcellina era già pronta, si classificava terza assoluta delle donne e lì capivo che se nessun inconveniente fisico l'avesse fermata , alla Jeantex Tour Transalp avremmo fatto una grande prestazione

MAURO VIOLA, grande organizzatore

Al primo Maggio insieme al grande amico Paolo Degasperi eravamo partiti da Riva a mezzanotte con le bici e giunti in mattinata a Solda , quindi avevamo tentano di risalire il Gran Zebrù dal piccolo Minnig.

Solo una bufera di neve ci aveva fermato a cento metri dalla vetta ma anche lì era stata per mè una conferma, la Marcellina era in piena forma e che quest'anno era più forte e decisa degli ultimi sette anni , sicuramente da quando la conosco io. Successivamente abbiamo partecipato solo a due gare con la bici da strada ; la Marcialonga Cycling e la Gran Fondo Damiano Cunego .

MARCELLINA a Maso Corto dopo la premiazione alla "OETZI"

Arriviamo così alla fine di Giugno con un bel bagaglio di allenamenti completi e circa 4000 km sulla bici da corsa, a sufficienza per fare una Tour Transalp dignitosa e senza il pensiero di non essere preparati come successo l'anno prima a causa della caduta dal Bike in Aprile della Marci con la rottura di 4 costole che l'aveva costretta ad un riposo forzato fino a pochi giorni dalla partenza.

E' sabato 23 Giugno, cerco di preparare la borsa che mi terrà compagnia per tutta la prossima settimana, il pensiero è sempre lo stesso, "questa volta prendo solo lo stretto necessario" , ma poi mi ritrovo a forzare le cerniere per riuscire a farci stare anche l'inverosimile.. butto tutto in macchina , bicicletta borsa e soldi e parto verso Volano , là mi aspetta Marcellina che quanto a borsa di solito è messa peggio di mè. Aurelio , suo marito, ci accompagnerà fino ad Oberammergau nella Baviera Tedesca, sede della partenza e prima Tappa della Tour Transalp. Insieme mangiamo un piatto di pasta e insalata , saltiamo sul furgone e via l'avventura ora ha veramente inizio.

La strada scorre veloce e grazie alla guida sicura di Aurelio in poco più di 3 ore siamo arrivati a destinazione, il posto è bellissimo , Oberammergau è come lo avevo immaginato , il classico paese della bassa baviera con le caratteristiche costruzioni con le balconate coperte di fiori e negozi per lo più di scultori del legno.

Troviamo da dormire presso l'albergo "WOLF" proprio a pochi metri dalla partenza della tappa del giorno dopo e tranquilli andiamo a ritirare il pacco gara della manifestazione. Quest'anno ci consegnano il classico "borsone" dove dovremo

Marcellina ed Aurelio durante il viaggio verso Oberammergau

infilare tutto ciò di cui avremo bisogno in questi giorni, i buoni pasto, il cartellino di riconoscimento ed un pò di integratori. Abbiamo il numero 540, pensiamo che siamo fortunati, chissà quante squadre non hanno avuto la nostra fortuna , il numero 540 è uno degli ultimi , è andata proprio bene..

L'albergo "Wolf" ad Oberammergau Foto di rito davanti alla mappa del percorso

Nel frattempo incontriamo anche Lorenza Stonfer, appassionatissima di ciclismo su strada e apprendiamo che parteciperà anche lei alla gara in coppia con un amico della stessa squadra del Team Fink di nome Gebhard Pernstich di Caldaro, il quale in seguito si rivelerà un grande amico anche lui molto buono e altruista.

Dopo aver visitato la cittadina, ceniamo al pasta party, dove facciamo fatica a trovare il posto a sedere, si comincia subito con una porzione massiccia di pasta con il ragù e una fetta di strudel, ma il locale è talmente pieno che presto ci allontaniamo per respirare un pò d'aria..e andare a mangiare un bel gelato. Penso che tutti non vedano l'ora di partire ormai..e a folti gruppi un pò alla volta rientrano nei rispettivi luoghi di riposo.

PRIMA TAPPA : Punto più alto: 1.894 m

24 GIUGNO 2007 : OBERAMMERGAU - IMST - 110 km x 2.226 mt. di dislivello

Tutti pronti per la prima tappa – la partenza

La mattina , dopo una bella colazione io e Marci facciamo un giro di riscaldamento, partiremo dall'ultimo gruppo, il blocco D, non avendo mai partecipato a questa competizione. Come arriviamo in griglia incontriamo anche la nostra compagna di squadra Alexandra Hober che con Petra Dibiasi cercherà di vincere la competizione riservata alle coppie femminili. Rimaniamo un ora in griglia prima di partire esattamente alle 10 in punto.

La prima tappa porta a Imst in Austria ed è relativamente agevole, benché presenti un dislivello non indifferente di 2226 m; servirà per “fare la gamba” in previsione delle tappe successive. Subito dopo la partenza in località Oberammergau gli atleti costeggiano il castel Linderhof per imboccare la strada stretta che conduce verso l’Ammersattel (1096 m), un valico di pochi tornanti che quasi non merita l’appellativo di “passo”. Una volta raggiunto l’Ammersattel il gruppo, presumibilmente già sgretolato, affronta la lieve discesa che porta al Plansee e poi in località Reutte in Austria. Il percorso di quest’anno devia sulla strada principale verso Bichlbach per poi immettere su una piccola e stretta stradina di montagna. Raggiunto il paese di Berwang si sale lungo una strada non molto ripida fino a Kelmen e Namlos. La successiva discesa che porta a Stanzach nel Lechtal si presenta lunga, ma non molto ripida. Costeggiando il fiume Lech si pedala fino ad Elmen, dove inizia la salita verso il primo vero passo della giornata, il Hahntennjoch (1894 m), che presenta pendenze fino al 19%. Raggiunta la vetta, rimangono gli ultimi 15 km di discesa fino all’arrivo di Imst.

Gesti scaramantici prima della partenza Pochi istanti prima della partenza del blocco D

Petra , Alexandra e Marcella I bravissimi speakers della JTT

Christiano, Robert , Ghebi e Lorenza Lorenza e Marcellina al Pasta Party

Oggi il nostro obiettivo è renderci conto delle nostre potenzialità, cercando di arrivare comunque dentro le prime 10 coppie miste, il percorso sembra non adatto alle nostre caratteristiche , quindi dovremmo cercare di perdere il meno tempo possibile. Dopo il classico briefing di Uli Stanciu inizia a riecheggiare la musica di partenza ..ed è sempre lei la ormai mitica "HIGHWAY TO HELL" degli AC/DC, che carica l'adrenalina di noi pronti a partire per distruggere tutto ciò che incontriamo sulla strada...Ai meno 10 secondi inizia il conto alla rovescia ed un colpo di fucile libera la "mandria" verso il tanto agognato pascolo.

La sfilata di ciclisti lungo le vie del paese è emozionantissima e la foga di rimanere nella scia di chi ci precede non mi ricorda di rimanere vicino a Marcella che perdo subito.

Decido quindi di rallentare e lasciare passare un pò di gruppi ma eccola che arriva, mi metto davanti a Lei e comincio a farle il ritmo , ci sono circa 40 km pedalabili prima di incontrare le prime difficoltà . Dopo una decina di chilometri prendiamo Lorenza e Ghebard che non riescono a tenere il ritmo del nostro gruppo, e mi sorprende che molti uomini fanno fatica a rimanerci . Arrivati alla salita che porta a Berwang mi rendo conto che abbiamo recuperato molte posizioni dopo una partenza piuttosto lenta e saliamo molto pimpanti . Di nuovo discesa e all'80 km si riprende l'ultima salita di circa 15 km che porta al passo di Hahnten, con circa 1000 mt. di dislivello. A metà raggiungiamo Petra e Alexandra e Marcella le supera dando l'impressione di staccarle . Dopo però un paio di km il suo passo si indebolisce e capisco che per oggi ne ha avuto abbastanza, comincia a lamentarsi e il suo respiro è cortissimo. Veniamo ripresi dalle due amiche che salgono regolari e cerco di aiutare anche loro passandogli un pò d'acqua. Scolliniamo una cinquantina di metri dietro a loro ma ora è tutta discesa fino all'arrivo.

Mollo i freni ma vedo che Marcella non è così consona a farlo... Scende comunque abbastanza bene e nei 14 km finali di discesa perdiamo poco. All'arrivo siamo ottavi su 85 coppie miste in 3 h 45', Petra e Alexandra sono prime su 20 coppie di donne , ci hanno dato più di un minuto e mezzo in discesa... Lorenza e Ghebi sono 19mi misti a 23 minuti da noi. Siamo contenti perchè abbiamo rotto il ghiaccio e abbiamo contenuto i distacchi, domani vedremo se oggi è stata solo una buona giornata oppure se dovremo ricrederci.

Il nostro arrivo a Imst Marcella si rilassa appena tagliato il traguardo

Abbiamo fatto una buonissima tappa e ora tuffiamoci nel.. ....ristoro ad all'arrivo di Imst

SECONDA TAPPA : Punto più alto: 2.017 m

25 GIUGNO 2007 : IMST - ISCHGL - 147 km x 3.195 mt. di dislivello

Due passi attraverso Tirolo e Vorarlberg

Se la speranza era di raggiungere Ischgl sulla via diretta, allora i ciclisti rimarrano delusi. Partendo da Imst si affrontano due passi impegnativi, come è giusto che sia per una competizione di questo livello. Il secondo giorno della Jeantex-TOUR Transalp compie un lungo giro che porta gli atleti fino all’Arlbergpass e alla strada panoramica del comprensorio del Silvretta. I primi chilometri fino a Landeck sono tranquilli, ma da qui la strada inizia a salire attraverso lo Stanzertal fino a St. Anton. E qui viene il bello, con la vera salita che porta all’Arlbergpass e pendenze fino al 13%. Una volta raggiunta la sommità (1793 m) il gruppo può concedersi una pausa lungo la discesa che conduce a Bludenz nel Land Vorarlberg. I concorrenti hanno abbandonato il Tirolo del Nord e attraverso il Klostertal si dirigono nella splendida
regione del Montafon. In località Partenen i ciclisti affrontano la salita che conduce sulla Silvretta-Hochalpenstrasse, lo stradone alpino della regione del Silvretta che offre panorami montani fantastici. La salita verso la Bielerhòhe (2017 m) con i suoi 30 tornanti e ben 992 m di dislivello è l’ideale campo d’azione per chi vuole mostrare le proprie capacità di scalatore. Raggiunta la sommità del passo, gli atleti saranno premiati con la vista su un panorama montano da sogno che dà sulle vette imponenti del gruppo del Silvretta nonché sull’omonimo lago alpino. La discesa che segue porta al traguardo di Ischgl, la rinomata località sciistica dove il plotone si riposa e ricarica le pile in vista delle fatiche future.

Ha piovuto tutta la notte, ancora al nostro risveglio le strade sono coperte d'acqua e le nuvole create dall'umidità sono ancora sospese nel centro della valle di Imst. Abbiamo circa 8 km da percorrere in bici prima di arrivare alla partenza, quest'anno le ricerche degli alberghi soni state piuttosto faticose e la Pensione Alpenrose ad Imsterau è stata quella più vicina che sono riuscito a prenotare. Consegnamo le nostre borse all'albergo che provvederà a portarle alla partenza e con l'aiuto del sole che ha fatto breccia tra le nuvole partiamo verso la partenza di tappa. Giunti al blocco di partenza ormai le strade sono asciutte, l'acqua per oggi non ci fà più paura. Oggi si parte alle nove, dal gruppo di partenza D siamo passati al gruppo B , dove partono le coppie miste classificate dalla sesta all' undicesima posizione. Oggi vogliamo fare bella figura , sicuramente è nostra intenzione recuperare qualche posizione grazie al buon dislivello che ci approntiamo ad affrontare. Si dovranno superare prima il Passo di Alberg e dopo 110 km il Bielerhohe a 2017 mt di altitudine.

a sx : Il team tedesco Pulsanschlag, Thomas e Monika sono al momento noni , stranamente curano sempre le nostre ruote...

a dx : il Lago di Bielerhohe

Oggi le gambe comunque non sono sciolte come ieri e basta uno strappo per farti sentire che i muscoli diventano subito duri come due sassi, inoltre "grazie" alla nostra età abbiamo recuperato di meno delle squadre molto più giovani con cui ci confrontiamo. Transitando per St. Anton dove inizia il passo di Alberg, non siamo messi bene , penso sicuramente oltre le prime 10 squadre miste e anche la salita non riusciamo ad affrontarla con la dovuta grinta e comincio a temere che per noi oggi sarà una disfatta. In discesa in una galleria perdo per un momento il controllo della bici che incomincia a vibrare e per alcuni secondi mi immagino ormai spacciato. Non sò come sono riuscito ma nello spazio di qualche centinaio di metri riesco a fermare la bicicletta, questo spavento mi farà ripromettere per il resto della gara di non superare mai gli 80 Km/h, non ne vale la pena. Sul Bielerhohe invece saliamo con un buon ritmo, il traguardo è vicino e diamo fondo alle energie rimaste recuperando un paio di posizioni. All'arrivo siamo noni , abbiamo mantenuto il nostro ottavo posto ma abbiamo perso parecchio tempo dalle squadre che ci precedevano. Io e Marci ci guardiamo e concordiamo che mantenere questa posizione sarà per noi un grande risultato visto l'andamento della tappa odierna. La coppia dalla repubblica Ceca che era in testa è caduta in discesa (nella stessa galleria dove io ho avuto problemi) e ha perso parecchio tempo per ripartire , lo stesso ci hanno superato nell'ultima salita, lui grande il doppio di Lei la spingeva lungo tutta la salita con una mano che le copriva tutta la schiena , la loro andatura non era comunque impressionante infatti compresa la discesa finale sono arrivati solo un minuto davanti a noi, ci siamo resi conto quindi che la gran parte del distacco lo accumulavamo sulle discese e sui piani.

Ischgl è un paese molto ospitale, il suo pasta party è di tutto rispetto e lo consiglio agli amici che vogliono farsi una vacanza in montagna sia d'inverno che d'estate.

a sx : Zelger e Casassa sono la coppia italiana più forte al JTT ,alla fine saranno terzi ( qui all'arrivo ad Ischgl )

a dx : Alcuni bellissimi spettatori sul percorso..

TERZA TAPPA : Punto più alto: 1.616 m Dislivello totale: 2.842 m

26 GIUGNO 2007 : ISCHGL - NATURNO ,159 km

La tappa più lunga arriva in Alto Adige

158 km da Ischgl nel Tirolo del Nord fino a Naturno in Alto Adige, una vera tappa maratona. I primi 21 km sono in discesa fino all’imbocco della valle del Paznaun, ma da quì in avanti la storia si fa seria. Rimangono 135 km e ben 2842 m di dislivello fino al traguardo di Naturno. Le salite non sono difficilissime, ma per i 1100 concorrenti non sarà comunque una passeggiata. La prima ascesa porta al Tobadill (1152 m) con seguente discesa a Landeck. Da quì la strada torna a salire, ma molto dolcemente attraverso l’Oberinntal fino al confine svizzero. Sempre in leggera salita si arriva alla Norbertshòhe (1403 m) e successivamente a Nauders, dove si continua su strade secondarie fino al Passo Resia (1508 m), valico di confine fra Austria e Italia con splendida vista sul ghiacciaio dell’Ortles. Costeggiando il bellissimo lago Resia ci si immerge nella Val Venosta e dopo una leggera discesa si raggiunge la località di Sluderno, dove i corridori imboccano una stradina stretta e poco frequentata che raggiunge la quota di 1578 m con vista panoramica sul fondovalle della Venosta. Sempre in quota e con un ulteriore piccolo strappetto in località Tarach, il gruppo pedala per 35 km, prima di lanciarsi nella discesa che porta all’arrivo di Naturno.

Era la tappa più lunga e difficile da capire come affrontare, la notte ha nevicato appena sopra Ischgl e alla partenza sono tutti vestiti come dovessero affrontare qualche cima Himalaiana piuttosto che una gara in bici. Io e Marci preferiamo rimanere leggeri , confidiamo che il sole faccia caporetto e dopo pochi chilometri riscaldi tutti , poi oggi si arriva in Italia e sicuramente il nostro meteo non ci puo' tradire. I primi trenta chilometri li percorriamo dietro macchina . visto che sono leggermente in discesa, e all'inizio della prima asperità veniamo lasciati liberi di scaricare i nervi..

La partenza da Ischgl Dopo il Resia verso Malles e Glorenza...

Saliamo bene , la salita non è lunghissima , 3 chilometri forse, ma Marcella vien sù bene e presto ci troviamo fra le prime coppie miste. Teniamo un buon ritmo anche per i successivi 60 km, fino al Passo di Resia , arriviamo in Italia e felice di questo e della nostra posizione penso che possiamo recuperare in classifica. Ma quando mai ...

Lungo la discesa che dal Passo porta a Glorenza tira un fortissimo vento laterale e Marcella subisce lo stesso trattamento alla bici che io subii il giorno prima, ma lo spavento la blocca completamente e procede poco più che a passo d'uomo. Lascio andare la bici senza pedalare per provare a farmi raggiungere, ma niente da fare , sparisce ugualmente dalla mia vista in pochi secondi..a Glorenza dovrò fermarmi ad aspettarla per alcuni minuti prima di vedere la sua sagoma sopraggiungere.. ci hanno superato in molti e tutto quello che avevamo guadagnato prima lo abbiamo perso con gli interessi. La salita successiva che porta a Tanas è una continua rincorsa, Marci procede mentre io mi fare all'ultimo ristoro per recuperare acqua per tutti e due. Abbiamo circa 25 km di pianura ancora da fare con in mezzo la lo strappo di Tarsch prima di arrivare. Veniamo raggiunti dalla coppia mista con il n° 50 , lei piccolina ma fortissima in salita lui giovane e potente sul piano, assieme affrontiamo gli ultimi chilometri fino all'ultima goccia di energia, Marcella non ne può più , è arrivata al limite per oggi e ad un chilometro dalla fine smette di pedalare e inizia a piangere...cerco di confortarla e assieme con un pò di calma arriviamo all'arrivo di Naturno in 5h21' . Oggi sà che abbiamo perso ancora terreno , siamo decimi al traguardo ma per fortuna recupera velocemente il sorriso quando le dico che ugualmente abbiamo mantenuto l'ottavo posto, certo gli avversari si sono avvicinati ma domani è un altro giorno.

Abbiamo percorso circa 160 km di gara e farne altri 10 per arrivare al nostro albergo sembra un impresa, ma non abbiamo scelta.

L' arrivo a Naturno Gli effetti della caduta di una concorrente delle coppie miste

QUARTA TAPPA : Punto più alto: 2.757 m Dislivello totale: 3.622 m

27 GIUGNO 2007 : NATURNO - LIVIGNO,119 km

Il “tappone” con la cima Coppi

Il quarto giorno è decisamente la tappa regina della Jeantex-TOUR-Transalp 2007 con ben 3 passi alpini oltre i 2000 m di altitudine. I chilometri da percorrere sono “solo” 118, ma da Naturno (540 m) si pedala subito in direzione Passo Stelvio (2757 m) che si raggiunge dopo 2200 m di dislivello (dalla partenza) e ben 48 tornanti (dall’imbocco della salita) fra i più spettacolari ed affascinanti dell’arco alpino. La soddisfazione che si prova una volta raggiunta la vetta è indescrivibile e anche lo scenario è memorabile, con le vette imbiancate del ghiacciaio dell’Ortles proprio di fronte. Attenzione alla discesa che dallo Stelvio porta a Bormio con ben 1300 m di dislivello e 20 km ad alta velocità attraverso tunnel, rettilinei filanti e curvoni pericolosi. Urge la massima precisione. Ma le fatiche non finiscono quì e una volta raggiunta la località di Bormio i corridori sono attesi al varco da due altre salite impegnative, il Passo Foscagno (2291
m) e il Passo d’Eira (2210 m). I chilometri finali della tappa sono in discesa, si arriva a Livigno (1800 m), la zona franca sul confine con la Svizzera, dove anche i partecipanti alla Jeantex-TOUR-Transalp possono sbizzarrirsi in compere convenienti. Il dislivello della tappa regina è ragguardevole, ben 3622 m.

Oggi vogliamo attaccare, Marcella è grintosa fin dalla partenza, niente scuse , è la nostra tappa bisogna fare la differenza...Stelvio ..Foscagno e infine passo d' Eira..dobbiamo farcela ..a Livigno bisogna arrivare tra i primi e non vediamo l'ora di partire. Addirittura convinco Marcella a partire con una sola borraccia per aver meno peso da portare, la sua borraccia d'acqua la porterò io, lei terrà solo quella dei sali. Con queste malsane idee ci presentiamo in griglia di partenza del nostro gruppo B e dopo il via non molliamo la ruota della moto davanti a noi la quale scorta il gruppo fino a Prato alla Stelvio.

Inizia la salita allo Stelvio... bene. Marci è pimpante sale bene ma le manca qualcosa..noto subito che pur avendo un buon passo non riesce a dare il meglio di sè..ad ogni modo raggiungiamo dopo pochi chilometri Alexandra e Petra , partite nel primo gruppo.. bene penso vuol dire che saliamo con un buon passo. Le stacchiamo e proseguiamo. Continuo però a notare una certa difficoltà nella pedalata di Marcella, le manca qualcosa..è pesante e non respira bene. Gli ultimi tornanti la incito a tener duro ..ha mollato parecchio e fatica a tenere un andatura costante.

Io e Marci in salita sullo Stelvio Marci pensierosa prima della partenza.......

Arriviamo in cima in 1h54' è un buon tempo penso ma non sufficiente a fare la differenza, mentre rallentiamo per metterci le mantelline sopraggiungono anche Alexandra e Petra che ci hanno recuperato negli ultimi tornanti e si tuffano in discesa più veloci di noi, siamo comunque quarti delle coppie miste. La discesa fino a Bormio è molto lunga e pericolosa , ci sono 4 o 5 gallerie strette e cieche , i "marshall" sono lì a far segno di rallentare il che ci aiuta a non perdere troppo terreno . A Bormio siamo quinti, una solo coppia mista ci ha superato. Sulla salita del Foscagno inizia anche a piovere, bene penso ci aiuterà a non aver bisogno di sfruttare i ristori. La pedalata di Marci continua ad essere pesante e non riusciamo a guadagnare niente in salita , anzi ci supera un altra coppia svizzera (la donna comunque è stata spinta tutta la salita dal suo partner). Piove sempre più forte ma non rallentiamo , la nostra tappa si stà trasformando in un agonia, Marcella ha finito le batterie, e devo incitarla più volte prima di arrivare a scollinare sul Foscagno. Una breve discesa ed eccolo là il passo d'Eira, pochi chilometri da bersi in un boccone, ma niente, bisogna incitare ancora Marci ...dai Marci che è fatta dai che siamo arrivati è l'ultimo sforzo...in quel momento ci sorpassa un altra coppia svizzera, sembrano appena partiti , lei addirittura sale con una scioltezza incredibile, penso tra me e me che è appena scesa da una macchina , non è possibile avere una freschezza tale dopo svariate ore di gara... mah ! lasciamo perdere... noi proseguiamo con il nostro passo ! In cima al passo nevica ma ormai non ci ferma più niente...giù verso Livigno che sembra un miraggio , un altra coppia fà in tempo a raggiungerci e superarci prima del traguardo, ma ormai nulla importa, la nostra tappa non è stata "tale"e qualsiasi posizione ormai và bene, basta arrivare.

La salita verso il passo Stelvio Una delle pericolose gallerie verso Bormio

Siamo ancora noni al traguardo in 5h32' , in classifica sempre ottavi, ma siamo un pò delusi , è vero oggi dovevamo dimostrare di essere degli scalatori, ma qualcosa non ha funzionato, ora siamo preoccupati addirittura di mantenere l'ottavo posto in classifica. Andiamo in albergo per cercare di riposare, ma le nostre borse non sono ancora arrivate, sono stati fermati i camion dalla dogana svizzera e riceveremo le borse solo verso le sei di sera.

Per questa tappa devo segnalare la vittoria delle coppie mista altoatesina Andreas Gemassmer e Renate Telser, lui senza una gamba e lei sordomuta, grandissimi atleti e fortissimi nello spirito , oggi sono partiti per vincere la tappa e ci sono riusciti , senza spinte sono arrivati a Livigno davanti ai fortissimi cechi , austriaci e svizzeri dimostrando a loro che la forza di carattere vale più di tutto , complimenti ancora .

Andreas esempio di determinazione per tutti Andreas e Renate grandissimi atleti

QUINTA TAPPA : Punto più alto: 2.315 m Dislivello totale: 2.736 m

28 GIUGNO 2007 : LIVIGNO - PONTE DI LEGNO,114 km

Sulle orme del Giro d’Italia

Da Livigno la carovana muove subito in salita verso la Forcola situata a 2315 m di altitudine. Raggiunta la sommità si scende nella splendida Val Poschiavo in territorio svizzero. Accostando la celebre ferrovia del Bernina – Express, il
percorso prosegue in discesa fino a Tirano, nuovamente in territorio italiano, passando nel giro di pochissimo tempo dal clima arido dei monti svizzeri a quello decisamente più confortevole dei vigneti della Valtellina. Ovvero dai 2315 m della
Forcola ai 400 m di Stazzona. Ma da quì la strada torna a salire e più precisamente verso uno dei passi più ambiti e temuti da tutti i ciclisti, il Passo di Mortirolo (1826 m). Il lato non è quello “storico” e più impegnativo, affrontato dai
professionisti del Giro d’Italia, ma le difficoltà non mancano e fra Trivigno e la sommità del valico i corridori percorrono la strada panoramica che in 15 km propone anche il Passo di Guspessa (1819 m) e il Passo della Foppa (1850 m). La
discesa dal Passo Mortirolo (1826 m) verso Monno si presenta stretta e tecnica, gli ultimi chilometri di tappa sono in leggera salita attraverso la Valtellina, con arrivo a Ponte di Legno.

I vari gruppi in attesa della partenza da Livigno

Sfilata attraverso le vie di Livigno Il passaggio sulla Forcola di Livigno

Non riesco a dormire, sono le due di notte e non riesco a prender sonno... suona la sveglia alle sei e ancora sono lì che guardo le montagne fuori dalla finestra..niente da fare , speriamo di non pagare questa notte bianca sul percorso. In griglia mi manca il respiro, forse l'altitudine penso ..ho anche un pò di tachicardia , dovrebbe passarmi appena partiamo, intanto appoggio la testa sul sellino per chiudere un attimo gli occhi e Marci preoccupata mi chiede se ho qualcosa che non và. ! Niente le rispondo ..solo un pò di mal di gambe.. . Pronti..Via, passarella per il centro di Livigno dei 1.100 ciclisti e sù verso la forcola di Livigno, una salita non impegnativa ma che subito provoca la divisione del gruppo in tante piccole unità. Niente , la gamba non gira, mi avvicino a Marcella e le dico " oggi non ti posso aiutare , sono a pezzi e le gambe mi fanno male" ma lei prontamente mi risponde " non ti preoccupare basta che ci sia salita e io vado.." Sulla forcola ci fermiamo ad indossare la mantellina è abbastanza freddo , ed iniziamo la discesa verso Tirano. Ci sono delle rotaie del famoso"trenino del Bernina"da passare durante la discesa e in una di queste vedo che Marcella quasi si ferma per attraversarle, scuoto la testa sconsolato, i gruppi continuano a passare e lei non riesce a rimanere attaccata a neanche uno di questi, stiamo perdendo tantissimo , arriviamo a Tirano intorno al ventesimo posto delle miste ..un disastro !

La salita al Mortirolo

Finalmente arriviamo a Stazzona, inizia la salita verso il Mortirolo, me l' hanno descritta molto dura quindi come la "impuntiamo" dico a Marcella "vai a tutta ...questa è la tua salita !" Cerco di starle vicino per vedere se sale con difficoltà , ma i primi tre chilometri li affronta come una furia, soffio , sudo faccio troppa fatica, a questo ritmo salto per aria penso. Tengo duro ancora un paio di chilometri ma in un momento di lucidità mi avvicino a Marcella e le dico " vai a tutta non fermarti ..io arrivo .. ti prendo in discesa vai a tutta !" . Lei mi fà un cenno con il capo e aumenta ancora il ritmo. Incredibile in tutti questi anni che abbiamo corso e ci siamo allenati assieme non l' ho mai vista salire con un ritmo del genere.

Salgo con il mio passo , mi accorgo che coloro che supero mi fanno chi un sogghigno ..chi una battuta, felici di aver visto che la mia partner ha distrutto il suo compagno.. rido anch'io ..sono felice di questo e intanto cerco di salire regolare ma le pendenze continuano ad essere impegnative. Ad un certo punto mi sento chiamare da un poliziotto sulla moto dietro di me che mi dice " ha detto la tua amica che sei lento ! " ridendo gli rispondo " e tu dille che è pazza a salire a quel ritmo" e così riparte verso di lei non prima di avermi informato che è circa 200 metri davanti. Intanto supero varie coppie miste che si erano avvantaggiate sul tratto precedente la salita, tutte molto affaticate . Raggiungo non con poca difficoltà Marcella sulla discesa verso Monno e dopo averle fatto i complimenti mi porto davanti a lei per cercare di disegnarle le curve. Al termine della discesa mi fermo qualche secondo per aspettarla, ma non devo aspettarla molto infatti arriva velocissima e inizia l'ultimo tratto di 15 km in leggera salita verso Ponte di Legno. Cerco di recuperarla per dirle di affrontare questo ultimo tratto come se fosse una crono. Non c'è nè bisogno, ci metto quasi tre chilometri per raggiungerla ! Nel frattempo recuperiamo dei gruppi di coppie maschili, li superiamo e li stacchiamo ! Arriviamo a Ponte di legno felicissimi, Marcella ha fatto un grande finale di gara che ci ha permesso di recuperare il tempo perduto all'inizio sulla discesa verso Tirano. Infatti al traguardo siamo ancora noni in 4h43' ma sempre ottavi in classifica. Oggi Marcella ha dimostrato di aver recuperato le fatiche dei giorni scorsi meglio di tutti e che se in discesa ha ancora grossi problemi in salita non lascerà spazio per nessuno...

SESTA TAPPA : Punto più alto: 1.884 m Dislivello totale 2.370 m

29 GIUGNO 2007 : PONTE DI LEGNO - CALDARO,109 km

Dal ghiacciaio ai vigneti

Dopo due tappe impegnative la Jeantex-TOUR-Transalp 2007 presenta un finale più „tranquillo“ anche se non meno affascinante. Da Ponte di Legno la carovana muove verso il Passo Tonale, una salita non troppo impegnativa, ma che saggia subito i muscoli in vista delle ultime ascensioni della competizione. L’orizzonte innevato del ghiacciaio della Presanella ripaga delle fatiche mattutine. Segue una lunga discesa attraverso la Val di Sole, passando per Ossana, Dimaro e Malè. La leggera salita in mezzo ai meleti di Livo e Rumo conduce di nuovo in Alto Adige, a Laurino, da dove la strada si impenna per la salita più tosta di giornata, verso il Passo Brezer (1410 m). La successiva discesa riporta i corridori in Trentino, a Castelfondo. Da qui la strada ritorna a salire e, passando per Fondo, si affronta l’ultima ascesa di giornata, non difficile, che riporta la carovana in Alto Adige, sul Passo della Mendola (1378 m). La discesa finale che conduce all’arrivo di Caldaro sull’omonimo lago, dispensa un’ampia vista sulla Val d’Adige e sulle lontane montagne dolomitiche. Il traguardo è posto sul piazzale della cantina vinicola di Caldaro.

La partenza da Ponte di Legno

Il Tonale ci fa subito da rampa di lancio, infatti dopo la partenza di Ponte di Legno, saliamo di buon ritmo verso il passo , dobbiamo cercare di guadagnare il più possibile, perchè in discesa presumibilmente perderemo posizioni.

Via via superiamo molta gente , i secondi in classifica mixed sono in difficoltà e a lui non rimane altro che spingerla per cercare di contenere il distacco , raggiungiamo anche Petra e Alexandra che dopo un attimo riescono a rintuzzare il distacco e fare gruppo con noi. Scolliniamo terzi delle coppie mixed. Inizia la discesa...per le prime curve Marcella riesce a vedere e a seguire la scia delle prime donne ma come le curve si fanno più accentuate le molla. Allora mi porto avanti per cercare di aiutarla nella scelta della direzione ma bastano un paio di chilometri perchè scompaia dalla vista . Rallento rallento rallento e non arriva. Incomincio a contare le coppie che sopraggiungono, una...due..sei...e avanti... Arrivo a Vermiglio ma della Marcella ancora nessuna traccia. Saluto l'amico Lodovico intento a guardare il passaggio della gara all'esterno del suo negozio....34...37...40... Passeranno ben 64 coppie prima che Marcella arrivi assieme ad un gruppetto di ritardatari... devo ammetterlo sono abbastanza nervoso!

Martin Ganglberger e Ruth Hagen, secondi nella generale

Le imploro di riuscire a rimanere attaccata fino all'inizio della salita a Livo ma come arriviamo alla deviazione per prendere la salita riprende ad usare troppo i freni e perdiamo il contatto con il gruppetto che fino ad un attimo prima ci avevo trascinati coperti dal vento. Per fortuna ci sono solo un paio di km da percorrere in piano prima che inizi la salita. Continuo a scuotere la testa, non è possibile bruciarsi una tappa per due curve penso, la mia reazione sarebbe quella di sgridarla ma sò che farei solo malanni , sono cosciente che lei stà dando l'anima ed è già abbastanza arrabbiata con sè stessa per non riuscire a fare quello che vorrebbe. Come non detto , sulla salita abbastanza pedalabile all'inizio fà comunque fatica, la discesa dal Tonale le ha consumato parecchie energie, ma riusciamo ugualmente a recuperare molte posizioni. Dopo un leggere falsopiano inizia il tratto duro della salita verso il passo Brezer, come impuntiamo la salita è abbastanza impressionante la pendenza ma dopo un attimo si riesce a riprendere fiato. Nel frattempo ci raggiunge la coppia n° 50 , Christian Muller e Gisl Gartmair, una squadra mista di due giovani di Monaco, correttissimi, lui l'ho visto spingere la sua partner solo intanto che lei si dissetava, lei sicuramente più dotata di lui in salita anche perchè è uno scricciolo... Comunque al momento sono dietro una posizione alla nostra in classifica di circa 9 minuti , quindi sono i nostri diretti avversari per l'ottavo posto. Marcella si accorge dell'arrivo di lei ed aumenta il ritmo, la Gisl per un attimo la segue ma il suo partner non riesce a tenere il ritmo quindi la costringe a rallentare per aspettarlo. Scolliniamo Brezer con un minuto scarso di vantaggio ma come riprendiamo la salita verso il passo Mendola ci hanno raggiunto nuovamente. Ora Marci è stanca , fà fatica a rimanere con un buon passo nella veloce salita alla Mendola e ben presto le sue ruote perdono il contatto dalla minuscola tedesca. Siamo ora noi a scollinare con circa un minuto di distacco al passo e ora è tutta discesa verso Caldaro, non potranno certo guodagnare altri 8 minuti penso ma dobbiamo perderne il meno possibile per non rischiare domani nell'ultima tappa. Continuo ad incitare Marcella in discesa , ma questa volta scende meglio e riusciamo a contenere il distacco nei 15 km che ci separano dal traguardo, alla fine paghiamo da loro poco meno di 4 minuti... La bella notizia all'arrivo comunque è che nonostante l'ennesimo nono posto siamo passati settimi in classifica generale. Per domani l'unico nostro problema sarà quello di controllare Christian e Gisl per riuscire a mantenere il settimo posto nella generale.

Passaggi verso il valico di Brezer e verso il passo della Mendola..

L'arrivo a Caldaro degli amici Robert Olgartner e Cristiano Sighel del Team Fink, alla fine saranno 24mi nella classifica maschile

SETTIMA TAPPA : Punto più alto: 1.134 m Dislivello totale: 1.804 m

30 GIUGNO 2007 : CALDARO - RIVA DEL GARDA,100 km

E’ finita ! Cavalcata finale verso il Lago di Garda

Dalla regione dei vini di Caldaro in Alto Adige la Jeantex-TOUR-Transalp parte alla volta di Riva del Garda, dove è posto il traguardo finale dell’edizione 2007. La tappa finale di 99 km è quella più corta, ma dopo ben 17.000 m di salite e 750 km di corsa è pur sempre da prendere con le molle. La prima parte prevede un tranquillo percorso pianeggiante attraverso la Val d’Adige fino a Mezzolombardo, dove inizia la lunga ascesa che porta a Fai della Paganella (1000 m). Una volta raggiunta la rinomata stazione sciistica di Andalo (1060 m), il gruppo procede verso Molveno costeggiando l’omonimo lago e poi in discesa fino a Ponte Arche. I concorrenti iniziano a respirare l’aria mite del Lago di Garda e con la consapevolezza di avercela “quasi” fatta, affrontano l’ultima asperità della competizione 2007, la non difficile ascesa che porta al Passo del Ballino (796 m). L’arrivo è ormai a presa di mano, la discesa finale attraversa Tenno e conduce
direttamente a Riva, dove i ciclisti sono attesi per la festa finale. Per tutti il meritato plauso del pubblico.

Parto per l'ultima tappa con la speranza che le moto ci tengano tutti assieme fino all'inizio della salita per Andalo . La mia speranza è così di riuscire a portare Marcella ai piedi della salita ancora tutti compatti . Però nel tratto da Caldaro a Mezzolombardo tra cadute e passaggi a livello è un continuo tira e molla e il gruppo è sempre allungato alla ricerca di recuperare la testa. Vedo però che anche i nostri avversari oggi sono in difficoltà infatti la Gisl non pedala per niente sciolta e quando un concorrente cerca di spingerla per aiutarla a chiudere un buco Christian lo sgrida prontamente e viene a chiederci scusa per l'accaduto. Non c'è ne bisogno gli dico mi sono accorto di quello che è successo ma fa parte della gara , non è colpa loro , la nostra sfida è ancora aperta. Comunque in un continuo inseguimento riusciamo ad arrivare a Mezzolombardo tutti assieme e come attacchiamo la salita, nonostante i problemi di sorpasso , causa la massa di ciclisti arrivati tutti in blocco, la Marci innesta il TURBO !! E' veramente un piacere vederla pedalare quando è in giornata , sale con un ritmo tra i 17 e 18 all'ora , più che sufficiente per balzare tra i primi delle coppie miste. I nostri amici di Monaco sono già rimasti indietro , forse ieri lei ha forzato troppo e oggi ne paga le conseguenze. Scolliniamo ad Andalo insieme a Petra ed Alexandra che naturalmente controllano le canadesi seconde in classifica. Marci non le molla un attimo e a Molveno siamo ancora attaccati al loro gruppo ! Grande Marci le dico ! a Ponte Arche abbiamo perso una ventina di secondi ma in poche pedalate le siamo nuovamente addosso. Proseguiamo assieme a loro lungo l'ultima salita della nostra avventura e superiamo anche Martin e Ruth secondi nella generale dei misti, lei sale attaccata alla sua sella, non ne può più ! Marci prova a scattare continuamente ma ormai è stanca e non riesce a fare un buco per lasciare indietro un paio di coppie miste che ci precedono in classifica. Scolliniamo anche sul paso del Ballino e giù a tutta verso Riva. Gli ultimi 15 km sono un agonia per noi ma Marcella stringe i denti e perde pochissimo sulla discesa, infatti davanti a noi arrivano solo le coppie con cui avevamo scollinato poco prima assieme. Il tempo della gara viene fermato quasi al termine della discesa di Tenno per evitare pericolose volate nel centro di Riva, questo per noi è un bene infatti le coppie che avevamo staccato in salita non fanno tempo a raggiungerci , oggi abbiamo battuto anche i grandissimi Andreas e Renate , per noi è una grossa soddisfazione! Scendiamo verso Riva complimentandoci con tutti i ragazzi e le lacrime non si sprecano. Arriviamo a Riva tra un bagno di folla e l'emozione è grandissima. Oggi siamo sesti a soli un minuto e mezzo dalla terza coppia mista e solo 5 minuti e mezzo dai fortissimi Cechi vincitori della gara. Christian e Gisl arrivano decimi , sei minuti dietro di noi. Il nostro settimo posto finale è meritatissimo ! Abbiamo percorso l'intero tragitto dela Jeantex Tour Transalp in 31h29'06", 113° assoluti su 550 squadre e settimi mixed su 85 squadre.

Siamo felici , è andato tutto bene, la Marcellina è stata grande, festeggiamo insieme a tutti gli amici aspettando la cerimonia finale, ora sono tutti amici , speriamo di rincontrarli tutti..l'anno prossimo in occasione della 6a Jeantex Tour Transalp !

Alexandra e Petra con la maglia di Leader femminile Jana e Petr - Rock Machine Team ,vincitori mixed

I vincitori assoluti : Gli Austriaci Martin Moser e Harald Hampel del Team Bikepalast 1

La zona del Pasta Party a Riva del Garda

Insieme a Gisl e Christian , Settimi e Ottavi ...Mixed Con la maglia di Finisher con Martina e Silvia

MIXED:1°Cirkl Peter-Kabrova Jana(CZ)- 2°Ganglberger Martin-Hagen Ruth(A)- 3°Lehmann Oliver-Merkofer Barbara(CH)

TUTTO OK !!!!