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Martedì 10 Gennaio 2006.

Oggi a partire dalle 12:00 aprono le iscrizioni alla TRANSALP 2006.

Attraverso la tastiera del tuo computer, se sei abbastanza veloce e hai un po’ di fortuna, puoi riuscire ad iscriverti alla prossima edizione della gara in MTB a detta di tutti più dura e sicuramente più bella in Europa.

500 sono le squadre formate da due componenti che vengono ammesse ogni anno , 4.500 sono

quelle che non riusciranno ad iscriversi.

Io e Marcellina avevamo partecipato alla TRANSALP per la prima volta l’anno scorso ed eravamo rimasti entusiasti, ma come tutte le cose belle pensavamo che fatta un edizione tutte le altre sono sarebbero state uguali , le emozioni sarebbero già state già vissute e non ci sarebbe stata nessuna sorpresa che ci avrebbe trovato impreparati . Quindi avevamo altri piani per quest’anno.

Questa mattina però il cuore batteva forte al pensiero di non essere là, di non essere ancora una volta alla partenza della mitica TRANSALP.

Ci siamo quindi sentiti al telefono e abbiamo deciso di riprovarci, di vedere se la gara anche quest’anno ci avrebbe dato le stesse intense emozioni ricevute l’anno scorso.

OK ci proviamo, ci siamo detti , tanto mal che ci vada rimaniamo lo stesso a casa.

Eccomi quindi alle 12:00 precise davanti alla mia tastiera del pc, pronto per fare ciò che spero mi renda felice fra sei mesi. Così dopo un inconveniente al server del sito www.transalpchallenge.com, che rimane bloccato per un paio d’ore per l’affollamento , riesco ad inviare il tutto. Per sapere se si è stati selezionati bisogna ora attendere il Venerdì.

Venerdì 13 Gennaio 2006

Dal mio conto sono stati prelevati 1.200 Euro, tanto costa per ogni squadra iscriversi alla TRANSALP,, ciò vuol dire che siamo ora iscritti. A parte la batosta dei soldi ora bisogna anche preparare il fisico agli otto giorni che dovremo affrontare sulla bici .

Mi collego subito al sito e la nostra squadra è confermata tra le “fortunate” che sono iscritte , ora non possiamo più tornare indietro.

Domenica 30 Aprile 2006

Oggi si corre la Rampibike del Bondone, questa sarà la nostra prima gara di una lunga serie della stagione in MTB per arrivare pronti al 100% alla TRANSALP.

La forma è ancora lontana quindi ci preoccupiamo per lo più di fare un buon allenamento.

Pronti , via , si parte dalla bellissima Trento tutti insieme questa volta , per agevolare il traffico .

Subito le gambe alle prime rampe del Bondone cominciano a mordere e mi convinco che oggi non sarà di più che un buon allenamento.

Il mio ritmo non certo veloce permette a molti amici di recuperarmi e sorpassarmi, ma da loro mi arriva la stessa notizia : “la Marcellina è caduta” ; “La Marcellina è caduta , si è fermata”...

Non sò cosa fare, certo non torno indietro, non si è fatta male penso la strada è in salita, la troverò sul percorso più tardi a fare il tifo.

Al termine della gara scopro però che dopo la prima botta è rimontata in sella e pur con quattro costole rotte ha fatto ugualmente tutta la gara ..

Passeranno almeno due settimane prima che riesca a rimontare su di una bicicletta.

Venerdì 14 Luglio 2006

Siamo a Fussen,a 800 mt. sul livello del mare, il sogno si è tramutato in realtà, domani parte la TRANSALP 2006 e noi siamo qui per prenderne parte . Questa settimana Marcellina è uscita dall’infortunio e finalmente può partecipare alla gara. Da quando si è rotta le costole è stato un calvario potersi allenare , prima i problemi per la posizione sulla bici, poi i problemi di respirazione , poi il mal di schiena. Insomma per la TRANSALP valeva la pena fare tutti questi sacrifici e anche se non saremo da classifica proveremo a dar battaglia giorno dopo giorno cercando di divertirci.

Ritiriamo i nostri numeri, le borse, i buoni per il pasto e dopo aver incontrato le facce note dell’anno precedente con cui si discute del vecchio e del nuovo, ci si reca presso il proprio albergo per poi ritrovarsi al pasta party.

Il Pasta Party si trova in pieno centro di Fussen ed è una festa nella festa , eccoci in

coda per chissà quale prelibatezza.

Lì incontriamo Michele e Samuele che correranno quest’anno per Madonna di Campiglio, località di arrivo della penultima tappa.

Samuele viene dalla Sardegna, è di Cagliari ed è un elitè ingaggiato da Michele per riuscire a fare un buon piazzamento dopo lo sfortunato ritiro dell’anno scorso. Incontriamo più tardi anche Ivo e Roberto la squadra di Limone sul Garda e capiamo che subito si è creata una rivalità tra i due gruppi.

Noi siamo all’hotel Ruchti’s a Fussen , è molto bello ed è inserito in un parco sulla collina sovrastante la partenza della gara . Domani sarà molto comodo raggiungere le griglie e avremo tutto il tempo per preparare le bici.

Una scultura in bronzo sulla Fussen è famosa sopratutto per i suoi castelli

passeggiata di Fussen

Dopo un veloce giro turistico della cittadina decidiamo di andare a dormire , domani alle 11:00 inizia la TRANSALP e vogliamo essere ben riposati.

Sabato 15 Luglio 2006 – 1° Tappa

FUSSEN (GER) – IMST (AUT)- Km 87 – Dislivello + 2.900 – Altitudine max 1900

La giornata è fantastica, il sole è già alto quando ci svegliamo, oggi possiamo prendercela con calma si partirà alle 11, mentre i prossimi giorni alle nove.

Dopo un abbondante colazione diamo un ultima occhiata ai nostri gioielli da corsa , le CARRARO NOVE KILI in titanio che ci devono scorrazzare su ogni tipo di percorso.

L’olio si spreca su ogni giuntura e le gomme vengono gonfiate al punto giusto.

Un impercettibile fruscio si leva però dal freno a disco posteriore della Marcellina . Niente paura alla partenza c’è l’assistenza che in dieci minuti risolve il problema solamente inserendo degli spessori.

Le bici sono quasi pronte..si regolano le Aurelio mentre assiste alla regolazione

ultime cose del freno a disco

Con noi ci sono anche Aurelio e Silvia, rispettivamente il marito e la figlia di Marcellina, che seguendoci con il furgone saranno un appoggio prezioso durante tutti gli otto giorni, la loro assistenza si rileverà essenziale non solo per noi ma anche per altre squadre che si avvalleranno man mano della loro disponibilità , precisione e organizzazione. I loro rifornimenti di Coca Cola e orsetti di gomma sono diventati famosi in tutto il clan delle squadre italiane presenti alla gara.

Manca poco alla partenza, scattano gli La Marcellina si concentra, il ricordo

attacchi sulle pedivelle della caduta in partenza ad Aprile è

ancora vicino..

Prendiamo posto in griglia e dopo una breve attesa puntuali si parte.

Pronti, via ! accompagnati dal suono di “Highway to Hell” il lungo biscione di 1.100 ciclisti si snoda man mano lungo le vie di Fussen ,per poi sgranarsi lungo la prima facile asperità della giornata.

Alla prima salita in single track si arriva ancora tutti compatti , quindi bisogna smontare e spingere la bici lungo

una serie di tornanti molto stretti.

La tappa odierna è per lo più pianeggiante, 90 Km intervallati da poche asperità

L’unica salita è al 60° chilometro , il Marienbergjoch, che dai 1.000 mt. di Ehrwald porta fino a 1800 mt con strappi fino al 20%.

Arriviamo a Imst in Austria in 4h 42’ , al 18° posto della classifica mista, penso non sia male considerando la nostra preparazione e che gran parte del percorso era pianeggiante, dico a tutti che : “oggi abbiamo studiato gli avversari, con domani cominceremo a far sul serio”...ma ancora non abbiamo capito come sarà la nostra

TRANSALP , se all’attacco o se in difesa per riuscire a finirla...

La prima salita finalmente L’arrivo a IMST, oggi tutto bene, siamo contenti

abbiamo rotto il ghiaccio...

Domenica 16 Luglio 2006 – 2° Tappa

IMST (AUT) – ISCHGL(AUT) - KM 76 – Dislivello +3247-Altezza max 1977

Oggi come da intenzioni nascoste.. partiamo a tutta. Infatti dopo soli 5 chilometri la strada comincia a salire. Sui calzoncini di Marcellina però noto una macchia verde...un verde simile al liquido antiforatura...mi domando se sia uscito durante la manutenzione questa mattina..invece nò !

Man mano che saliamo mi accorgo che dalla gomma posteriore di Marci esce uno spruzzo di liquido e che la sua

gomma si stà sgonfiando. Peccato saremo nelle prime 5 posizioni miste penso, ma è meglio fermarsi prima che la gomma sia completamente a terra e cercare di bloccare la perdita con la schiuma. Ci fermiamo un attimo , come

al solito è più la schiuma che esce di quella che entra ma poco dopo ripartiamo. Passano due tre minuti di ulteriore ascesa e la camera d’aria riprende a sputare liquido ma questa volta sembra proprio una fontana. Pochi secondi e la ruota tubeless è a terra. In un punto di salita alquanto impervio ci fermiamo mentre i nostri avversari ci scorrono di fianco cercando di nascondere la loro soddisfazione nel vederci fermi . Decido di ripulire la gomma dalla schiuma e di inserire la camera d’aria , poi con la bomboletta a gas è un attimo rigonfiarla. Dopo una bella spinta alla Marci così che possa rimettersi in sella in quel tratto ripido e rimesso il tutto nello zaino rientro su di lei. In tutto abbiamo perso dai 5 ai 7 minuti.

Recuperiamo, però arriviamo al termine della salita stanchi e la discesa che ci aspetta non è di quelle preferite dalla Marci. La seconda e la terza salita vengono superate con difficoltà visto lo sforzo precedente e la forma ancora precaria e arrivare a ISCHGL in una lunga e costante leggera salita non è facile.

Alla fine della tappa siamo 19°in 5h41’ , peccato non siamo stati fortunati ma non possiamo altro che migliorare.

Mentre Marci si rifocilla al ristoro di Anche oggi siamo arrivati, qui siamo alle

Silvia, io prendo un altra camera d’aria da Aurelio porte di Ischgl

Lunedì 17 Luglio 2006 – 3° Tappa

ISCHGL (AUT) – SCUOL (SVI) -Km74 – Dislivello + 2620 – Altezza max 2738 mt

Oggi ripartiamo bene dopo una bella dormita. La salita è di quelle che piacciono a Marcella e subito dimostra di

aver recuperato la fatica del giorno precedente. Dopo uno sforzo non indifferente , raggiungiamo il team mixed degli Svizzeri e anche i nostri amici di Parma solitamente sempre avanti a noi in questi giorni, li superiamo e ci accingiamo ad affrontare l’ultimo chilometro e mezzo di “rampa” al 20%. Le gambe però sono ormai stanche e non

sopportano lo sforzo che viene richiesto nell’ affrontare questo ascesa. Scendiamo e spingiamo le bici come sembra lo facciano tutti ma i più forti sono già passati montati in sella...

La salita è veramente lunga e paghiamo lo sforzo precedente. Infatti gli svizzeri ci ripassano prima di scollinare... Decido di dare una mano alla Marcella e le spingo la bici , lei per un attimo riesce a distendersi e recuperare fiato poi riafferra la sua bici e riprende a spingerla.

Solo i primissimi e qualche temerario riescono ad affrontare l’Idjoch senza smontare dalla bici....

Il caldo a volte insopportabile , raggiunge punte anche di 35° C, ma arrivati in cima un aria frizzante ci avvolge e non ci si può fermare neanche un attimo perchè i vestiti sudati rischiano di trasformarsi in trappole di qualche colpo d’aria.

Come previsto la seguente discesa è molto veloce e i nostri avversari in classifica si riprendono le loro posizioni di partenza superandoci in un batter d’occhio , la seconda salita è più corta e facile e non ci permette di recuperare altro terreno . Arriviamo in Svizzera a Scuol in 4h49’ al 17° posto.

A dire la verità siamo un pò delusi perchè i nostri sforzi non riescono a prendere forma in un buon risultato di giornata, ma siamo fiduciosi perchè vediamo la forma crescere di giorno in giorno. Dormiamo in un bell’albergo a Scuol in Engadina , il pasta party è organizzato a 2.800 metri in un ristorante in cima agli impianti di risalita,per raggiungerlo bisogna prendere una cabinovia e nel tragitto possiamo godere di un paesaggio incantevole.

Martedì 18 Luglio 2006 – 4° Tappa

SCUOL (SVI) - LIVIGNO (ITA) - 78 Km – Dislivello + 2.717 – Altezza 2.290 mt.

Una delle tappe sicuramente più belle dal punto di vista paesaggistico, per noi la peggiore in risultato cronometrico. La causa sono i molti chilometri in single-track di tipo molto tecnico ed esposto , la Marcellina oggi non riesce proprio a digerirli . Ci provo in tutti i modi ma non c’è verso , li percorre come se fosse su una buccia

di banana e tutto lo sforzo fatto dopo la partenza viene annullato. Veniamo continuamente sorpassati e non c’è verso di cambiare ritmo fino a quando non riprendono le salite.

Il caldo continua intanto a mietere vittime e oltre ai ritiri vediamo parecchi partecipanti fermi sui diversi rigagnoli a fianco del percorso nella speranza di trovare un pò di sollievo nell’acqua.

Finalmente arriviamo a Livigno dove ci viene fatto fare il giro del percorso di Coppa del Mondo e dopo più di 70 Km nelle gambe vi assicuro che non è una cosa del tutto piacevole.

L’arrivo al Centro Sportivo però è organizzato molto bene e al ristoro si trovano oltre all’immancabile anguria, la classica bresaola e tortine locali varie . Ne approfittiamo e mentre ci ingozziamo il nostro “meccanico” Aurelio lava le bici ormai ricoperte da uno strato di polvere, e poco alla volta torna a donarle quella lucentezza originale.

Fà molto caldo e pur essendo a 1.800 mt . di quota stare all’ombra da sollievo. Dopo aver oliati le bici e lavato i nostri panni, ceniamo all’ Hotel dove pernottiamo , questa sera preferiamo rimanere al di fuori del Party e goderci un pò i classici negozi livignaschi dove si trova un pò di tutto a prezzi molto convenienti.

Mercoledì 19 Luglio 2006 – 5° Tappa

LIVIGNO – NATURNO (ITA) – 119 Km –Dislivello + 2.909 – Altezza 2.769 mt.

E’ la tappa più lunga, oggi si passa di fianco allo Stelvio , esattamente alla bocchetta di Forcola, un passaggio straordinario con un percorso di gara fino a Mustair sicuramente il più bello finora attraversato.

Da ripetere in gita con gli amici , ve lo consigliamo.

La partenza è però da dimenticare , infatti dopo un rapido giro tra le vie di Livigno veniamo subito indirizzati verso la salita del passo di Trela.

Già i primi smontano a spingere a causa del terreno impervio e della salita abbastanza dura, creando così una coda lunghissima. Chi è nelle retrovie non può che pazientare e avanzare piano piano.

Fino al passo di Trela ci saranno vari punti dove bisognerà scendere a spingere la bici a causa della congestione del percorso, troppo stretto nei primi chilometri.

Riusciamo comunque a venirne fuori e a contenere anche i distacchi in discesa, la Marcellina stà entrando in forma e anche la sua famosa “grinta” è in crescendo. E’ sempre a tutta e si lancia in ogni discesa senza i timori dei giorni precedenti. Arriviamo a Mustair con una buona media.

La lunga fila che da Livigno porta al passo di Trela

In un tratto di single track nel bosco, lascio passare alcuni concorrenti tra di mè e Marci, per agevolarne il passaggio, ma si rivela il mio più grosso errore alla Transalp.

Infatti questa manovra mi impedisce di vederla nel fitto del sottobosco e quando la visibilità torna normale , lei non c’è più !! Aveva sicuramente sbagliato strada, ma dove ?

Proseguo pian piano sperando che la gente che arriva alle mie spalle mi porti qualche notizia, ma niente. Ad un bivio a Prato allo Stelvio incontro la Vigilessa Valduga di Rovereto ( parte dell’assistenza sul percorso) e la informo di cosa è successo, le chiedo se vedendo passare la Marcellina può informarla che l’aspetto al prossimo ristoro (mancano però ancora 20 Km per arrivarci). Così continuando sul percorso a tratti asfaltato e a tratti su sterrato arrivo al ristoro dove melanconicamente appoggio la bici su di una rete e comincio ad aspettare .Suona il cellulare è lei , se ne è fatta prestare uno ed è sul percorso non lontano da mè che stà arrivando. E’ nera , è su tutte le furie, meglio starle alla larga penso e gli ultimi venti chilometri con numerosi strappi anche duri se li mangia in un botto facendomi penare quanto mai per riuscire a starle attaccato.

Arriviamo a Naturno, anche questa è fatta ma per un paio d’ore i nostri sguardi non si incontrano è meglio

rilassarsi un attimo in albergo prima di procedere alle spiegazioni.

Ritengo che se non ci fossimo persi una ventina di minuti in meno li avremmo risparmiati , infatti risultiamo 20° di giornata in 7h43’. Aurelio e Silvia ci hanno però trovato un bellissimo Garnì a 3 km di distanza con la piscina . Un bagno rinfrescante ci aiuta a calmare i bollori e subito ci riconciliamo.

La serata viene trascorsa in allegria , nel centro di Naturno c’è festa e tutti mangiano sulle strade del paese invitati dai ristoranti aperti e a contatto con i turisti per l’occasione.

Giovedì 20 Luglio 2006 – 6° Tappa

NATURNO – MALE’ – 85 Km – Dislivello + 3.427 – Altezza max 2.468 mt.

E’ sicuramente la tappa più dura. Sull’alpe di Naturno a 2.000 metri Marcella mi confida che per oggi ha finito la benzina. Mancano ancora 60 km e c’è ancora la temuta salita di Rabbi da fare. La giornata è caldissima , da San Pancrazio a San Nicola la pelle brucia sotto il sole e le soste per rinfrescarsi si susseguono. Alcuni concorrenti si fermano sotto i getti d’acqua per bagnare i campi , cercando di trovare un pò di refrigerio.

Quando la testa che mi ritrovo sopra il collo stà iniziando a girare per suo conto roteando senza senso,

inizia per “fortuna” l’ultima ascesa . Questa mi permette di avanzare ad un ritmo meno sostenuto, il ritmo più tranquillo permette a tutti di ritrovare il corpo perduto nelle afose strade pianeggianti percorse precedentemente. Un piccolo bar fà da riferimento per l’inizio della salita , mi verrà riferito a fine tappa che il bar terminerà tutte le scorte di bevande presenti nel suo magazzino,.. man mano che si procede anche la salita si fà sempre più impegnativa fino a quando ti costringe a smontare per spingere il tuo mezzo non più con le gambe ma con la sola forza di ...volontà.

Passerà più di un ora spingendo le bici. Una lunga fila di ciclisti in processione verso una cima tanto agognata. A metà strada troviamo un piccolo ponte di legno che passa sopra un torrente , decido di prendere dell’acqua fresca per mè e Marci che intanto segue la “processione”. Mi calo pian piano sotto il ponte e la voglia di immergerVi i piedi doloranti è troppo forte. In un attimo le scarpe sono da una parte , le borracce sono piene e i piedi finalmente in ammollo nell’acqua . E’ un toccasana. Recuperati gli indumenti riparto con la borraccia della Marci nella tasca posteriore e in un baleno l’ ho recuperata. Prima che mi fermassi all’acqua mi aveva detto “vedrai che pian piano arriviamo in cima anche oggi”, ma appena ripresa ed afferrata la sua bici le dissi : “sì sì è vero arriviamo in cima anche oggi ma prima lo facciamo e meglio é ! ”.

Niente da fare, tutti giù e spingere Qualcuno ha un idea migliore, all’ultimo

bar ci si ferma per una birra fresca

Anche la prima in classifica delle Il caldo rende l’ascesa ancora più dura del previsto

squadre miste, la tedesca Svheiderbauer

trova difficoltà su queste rampe

In un baleno scolliniamo , il primo tratto di discesa è veramente infame, terra che sembra quasi sabbia e più volte mi fermo convinto di avere forato sentendo la gomma posteriore che non ubbidisce ai miei comandi.

Meglio così tutti scendono a piedi e noi non perdiamo molto per questo motivo.

Arriviamo finalmente a Malè in 6h40’, anche oggi siamo 17° ma ci sentiamo bene vicino a casa.

La serata la passiamo dall’amico Walter dell’Albergo Belvedere di Folgarida dove trascorreremo anche la serata di domani.

Nel frattempo ci ha raggiunto anche mia figlia Martina e io sono felicissimo di averla con mè in questi ultimi giorni di fatica.

Venerdì 21 Luglio 2006 – 7° Tappa

MALE’ – M.di CAMPIGLIO – 47 Km – Dislivello + 2.411 – Altezza max 2.152 mt.

Oggi abbiamo fatto un garone, lo sentivo che Marci non mi avrebbe deluso ed infatti dopo la prima facile salita, in discesa fà quasi a gomitate per mantenere la posizione. Continua a sorpassare concorrenti e anche nel single track dopo la Bolentina non permette a nessuno di scavalcarla.

Sul tratto di ciclabile tra Commezzadura e Ossana è velocissima , non molla un gruppo di forti atleti, grossi il doppio di lei. La salita al rifugio Orso Bruno è lunga ma riusciamo a tenere abbastanza bene , in cima siamo sesti delle coppie miste ora manca solo la discesa verso Campiglio..

Anche questa l’affronta molto bene come non mai infatti veniamo passati solo da tre coppie e riusciamo a tagliare il traguardo di Campiglio al 9° posto in 3h48’. Siamo felicissimi, finalmente abbiamo dimostrato che siamo una squadra forte e che una volta in forma possiamo competere con i primi.

Il paesaggio in gara è sempre fantastico I ristori sono due o tre a tappa, si trova

e si fà fatica a non fermarsi per guardarsi di tutto, ma sono importanti anche gli

intorno .. amici che ti fanno assistenza

Marika Covre in mezzo a due amici Gli inconvenienti meccanici sono numerosi

dello stesso Team

Sabato 22 Luglio 2006 – 8° Tappa

M.di CAMPIGLIO – LIMONE del GARDA – 96 Km – Disl.+ 2.654 – Alt.1.865 mt.

La galoppata sta volgendo al termine, questa mattina non si sà se essere felici perchè stiamo portando a termine la nostra fatica o se essere tristi perchè la nostra “vacanza” sta terminando.

Il primo tratto di percorso fino a Cimego sarà fatto dietro macchina, a velocità controllata,sembra una banalità ma per Marcellina è come un salto nel vuoto. La paura di cadere a causa di qualche contatto nella massa del gruppo la rende nervosa e agitata con il risultato che a Cimego alla partenza della gara vera e propria ha già bruciato buona parte delle sue forze.

Affrontiamo la prima salita del passo di Rango praticamente in fondo al gruppo ed è una grossa difficoltà riuscire a farsi spazio per passare tra i bikers più lenti in salita, ma bene o male al termine della stessa siamo messi abbastanza bene. Anche la facile discesa a Tiarno viene affrontata con la giusta decisione.

Il team Ghost vincitori nei mixed Bresser e Platt vincitori assoluti

Il Tremalzo da Tiarno non è così difficile come da l versante opposto ed è quasi completamente asfaltato . Riusciamo a scollinare comunque non con poca fatica visto che le risorse delle Marci si erano

già assotigliate parecchio nel tratto guidato. Ora inizia la famosissima discesa finale che arriva a Limone ..non sò cosa pensare e aspetto di vedere come Marcellina inizierà ad affrontarla, sò che sarà dura ma mi basterebbe vederla concentrata per essere tranquillo. Invece subito inizia ad aver paura , in certi tratti si ferma sulle curve causa la lentezza in cui le affronta, cerco di darLe dei suggerimenti ma è troppo nervosa ed è meglio lasciarla scendere come ha deciso.

Quando inizia il tratto più difficile smonta e così faccio anche io , tanto dietro si è formata una fila di pazientissimi bikers. Il tratto in ciottolato decido di farlo davanti a lei e di aspettarla solo nei punti più pericolosi, è l’unico modo per farla scendere, piano piano ma scende.

Addirittura a 3 km circa dalla fine inizia a piangere dicendomi che non vuole andare più avanti. Sono momenti difficili e io non sò più cosa dirle per farla proseguire . Finalmente arriviamo a Limone le ultime stradine sono una curva continua per arrivare al traguardo ma ormai nessuno ci può più fermare siamo sulla spiaggia e solo un centinaio di metri ci dividono dal traguardo.

Anche quest’anno è fatta ! E’ una gioia e il risultato di oggi ,15mi all’arrivo e in classifica finale non fà altro che aumentare la nostra felicità perchè sappiamo che questa ulteriore esperienza ci darà la forza per affrontare nuove sfide .

Abbiamo appena tagliato il traguardo siamo felicissimi, anche quest’anno

abbiamo terminato la TRANSALP, non ci sembra vero Aurelio ci scatta alcune

foto mentre Marcellina...piange.

Io e Marci con maglietta Finisher 2006 Abbronzature da ciclisti a Limone del Garda..

abbracciati da ULI STANCIU Patron della

Transalp , sotto Silvia e Martina